Prologo
Questo libro racconta la storia che si svolge fra due date. La prima è quella della caduta del muro di Berlino il 15 novembre 1989 e la seconda il 19 novembre 2020. Nella prima termina la divisione del mondo in due blocchi ideologici, il mondo atlantico e quello sovietico ed Incomincia un processo di globalizzazione in cui scompaiono le frontiere fra gli stati, scompare l’immagine di un nemico e tutto appare uniforme.
La seconda data cade quando su questo quadro di sviluppo “globale” arriva la pandemia di coronavirus e di colpo l’impetuoso e caotico sviluppo economico occidentale si blocca. Avviene allora la firma del RECP che da inizio al decoupling la separazione della economia occidentale e di quella orientale sotto l’egemonia cinese.
Il rinnovamento del mondo avviene perciò in due fasi: la prima di unificazione, standardizzazione con la rivoluzione del web che mette tutti in comunicazione istantanea con tutti nella stessa lingua, l’inglese. Il mondo, preso come da una follia di sviluppo di libertà illimitata diventa un grande mercato in cui si affermano prepotentemente poche super–nazioni come gli USA, la Russia La Cina e l’India e gli smisurati monopoli sovranazionali come Apple, Google, Facebook Amazon. Il sistema economico politico sociale lavorativo occidentale ne risulta sconvolto: crollano le istituzioni, i loro valori millenari e dilaga il disordine. Eppure, per diversi anni, nonostante la grande crisi del 2007 2008, nonostante continuino a manifestarsi da ogni parte di segni di squlibrio, questi non giungono mai a raggiungere la massa critica necessaria a confutare l’ideologia della globalizzazione che ha assunto i caratteri metafisici di una grandiosa forza del bene e dello sviluppo dell’umanità. Tutti i segnali di squilibrio vengono sistematicamente ignorati come arretratezza, oscurantismo, ombra di un passato ormai dissolto.
Tutto questo sino a fine 2019, quando incomincia a circolare il covid. A inizio 2020 esplode. È un brusco risveglio. I trent’anni intercorsi tra il 1989 2019 hanno iniziato ad apparirci allora come il modo in cui l’umanità, soprattutto occidentale si è confrontata con una trasformazione potente veicolata da un’ideologia talmente forte che non permetteva di vedere cosa stava realmente sotto i nostri occhi.
Con il diffondersi della pandemia e i suoi attacchi ripetuti, però, il mercato diventa insufficiente, di colpo diventa essenziale lo Stato, cresce il bisogno di regole, di disciplina, di giustizia, di un nuovo ordine locale e mondiale. L’occidente riscopre i suoi valori. È l’inizio di una nuova epoca, un nuovo risveglio, di una rinascita.